La quota sul totale privati sale al 20,9%, la più alta dal 2016. Le ibride al primo posto arrivano a quota 35,1%, le elettriche al 4,3%. 8^ edizione dell’analisi UNRAE in collaborazione con ISTAT.
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Inversione a U nelle immatricolazioni di auto dei privati con partita Iva. Dopo la ripresa registrata nel 2021 con circa 179 mila unità, nel 2022 le immatricolazioni sono scese a quota 163.094 in calo del 8,7%, livello più basso rispetto alle 165.000 unità del 2020, anno del lockdown, e di poco superiore alle 160.500 del 2014. I dati sono stati elaborati dal Centro Studi e Statiche UNRAE in collaborazione con l’ISTAT e mostrano una flessione inferiore rispetto al trend negativo delle immatricolazioni a privati nello stesso anno (-15,6%), con un aumento della quota delle partite Iva rispetto al totale delle immatricolazioni a privati, salita dal 19,4% del 2021 al 20,9% del 2022.
All’interno del segmento delle partite Iva, le Imprese individuali si confermano la categoria più numerosa nell’acquisto di vetture nuove, l’unica in crescita (+3,4%), salita a quota 59,l% dal 52,2% del 2021. Il secondo posto è sempre occupato dalla macro categoria dei Professionisti (con un calo del 21% nel numero delle immatricolazioni e una quota scesa al 21,5%), al cui interno i più numerosi sono gli Studi legali (quota 4,5%) e i Commercialisti (2,8%). Dopo i Professionisti, al terzo posto per numero di immatricolazioni troviamo gli Agenti di commercio (all’11,4%) seguiti dagli Agricoltori (all’8,0%), con volumi in calo rispettivamente del -20,9% e -25,4%.
Per quanto riguarda le preferenze per il tipo di alimentazione, le vetture ibride sono saldamente al primo posto fra le partite Iva con il 35,1% guadagnando 5,4 punti sul 2021. I motori a benzina restano stabili al 25,9% e il diesel arretra al 21,4% (-4 p.p.). Le elettriche sono a quota 4,3% e fanno meglio rispetto al 2,7% del totale degli acquirenti privati. Nel 2022 il fatturato generato dagli acquisti dei privati con partita IVA è cresciuto del 7,7% a 5,44 miliardi di euro.
Alimentazioni
Dopo aver guadagnato la leadership lo scorso anno, le vetture ibride consolidano la prima posizione fra gli acquisti dei privati possessori di partita Iva, con il 35,1% di quota (+5,4 p.p. sul 2021). Il motore a benzina rimane stabile al 25,9%, il diesel cede 4 punti, fermandosi al 21,4%. Sulle vendite del totale canale privati il benzina detiene una quota di poco meno di 20 punti distante dal diesel (32,8% vs 13,6%). Nei privati possessori di partita Iva, all’8,8% troviamo il Gpl, 1,2 punti in più dello scorso anno, ma con una quota più alta nel totale privati. Il metano cede 2 punti fra gli acquisti dei privati con partita Iva (allo 0,7%), mentre le vetture BEV perdono 4 decimi di punto di quota, retrocedendo al 4,3% del totale e le plug-in si fermano al 3,8% di share (-0,2 p.p.), quote comunque superiori a quelle del totale privati.
Carrozzerie
In crescita ulteriore la quota dei crossover che, con il 47,4% del totale (+4,2 p.p.), si confermano la carrozzeria preferita dai privati con partita Iva (+0,6 punti del totale canale privati). Se sommiamo anche il 14,4% dei fuoristrada (oltre il doppio del totale canali privati), quasi il 62,0% delle preferenze è coperto dai SUV. Le berline perdono 6,7 punti, fermandosi al 31,0%, con quasi 11 punti in meno della quota nel canale privati (41,8% di share). Qualche decimale viene recuperato dalle station wagon, monovolume e sportive, mentre cedono le multispazio. Tutte carrozzerie che, fra i privati con partita Iva, presentano una quota comunque superiore al totale canale privati.
Distribuzione geografica
Guadagna 3 decimali la quota della provincia di Roma che si colloca al 1° posto per immatricolazioni di auto a privati possessori di partita Iva, con Milano al secondo posto (+1 p.p.) e Torino al terzo (+0,1 p.p.), tutte con una quota leggermente inferiore al mercato totale dei privati. Al 4° posto Napoli (+0,1 p.p.), segue Firenze (+0,1 p.p.), stabile Bologna al 6° posto. Napoli presenta una quota più alta che nel totale privati, così come Padova e Bari.
Gli acquisti in leasing
Continua a crescere il finanziamento in leasing che nel 2022 è stato sfruttato nel 15,6% del totale degli acquisti di auto da parte dei privati con partita Iva (+5,6 p.p.), ben distante dal 3,6% del totale mercato privati.
Distribuzione anagrafica
La fascia dei giovani maturi (30-45 anni), per appena 1 decimale di differenza, si conferma la più rappresentativa fra le immatricolazioni di privati con partita Iva (al 28,0%, in linea con l’anno precedente). Al 27,9% troviamo la fascia 46-55 anni (in linea con il 2021), al 24,7% quella dei 56-65 anni (+0,3 sul 2021). Fasce che mantengono un peso più alto che nel totale canale privati. Gli over 65enni perdono 3 decimali e scendono al 14,4%; i giovani guadagnano 2 decimali al 5,2% (oggettivamente meno rappresentativi nel mondo delle partite Iva). Queste ultime due fasce sono decisamente inferiori che nel totale canale privati.
L’analisi esposta (disponibile con tempi differiti per le durate di aggiornamento e dialogo degli archivi) è una sintesi dei principali risultati sul comportamento di acquisto dei privati possessori di Partita Iva che l’UNRAE è in grado di dettagliare in modo ancora più approfondito.
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