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A febbraio nuovo crollo delle immatricolazioni del 22,6%. In due mesi già perse quasi 60.000 vetture rispetto al 2021. Sono ben 125.000 rispetto al pre-covid (2019)

Periodo di pubblicazione: 01 marzo 2022
Periodo di riferimento dei dati: febbraio 2022

 Scarica allegato: 01 Comunicato Stampa UNRAE_Febbraio 2022_621e53269a2ff.pdf


Pesante crollo del mercato dell’auto anche a febbraio, l’ottavo consecutivo a doppia cifra. Dopo un inizio di anno con immatricolazioni ridotte di un quinto, si appesantisce il calo nel secondo mese che, con 110.869 vetture immatricolate, registra un -22,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, quando il mercato era sostenuto dagli incentivi.

 

Sommando le immatricolazioni di gennaio con quelle di febbraio si raggiunge quota 218.716 unità nel primo bimestre dell’anno, che equivale a un calo del 21,1% con quasi 60.000 immatricolazioni perse rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e ben 125.000 in meno del 2019, l’ultimo anno pre pandemia.

 

Pur consapevoli della situazione gravissima e delle evidenti priorità che essa pone al Governo italiano e a noi tutti come cittadini, e per la quale auspichiamo un immediato e definitivo successo della diplomazia – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE - non possiamo ignorare l’andamento ormai critico del mercato auto. Nelle ultime settimane, peraltro, l’attesa del varo di nuovi incentivi ha contribuito a deprimere ancora di più la domanda. Ci auguriamo, pertanto, che ricomposta al più presto la crisi internazionale, il Governo possa trovare lo spazio necessario per l’emanazione del Decreto attuativo che consenta la più rapida fruizione del fondo, sia pur ridotto a 700 milioni di euro, previsto nel recente Decreto Legge Energia, per il rifinanziamento degli incentivi”.

 

L’analisi della struttura del mercato di febbraio dal punto di vista degli utilizzatori evidenzia un tracrollo dei privati di circa il 26% (a quasi 70.000 unità) sul febbraio 2021 interessato dagli incentivi, per l’attesa dei clienti di possibili sostegni all’acquisto. La quota perde 3,2 punti nel mese, fermandosi al 62,1% (64,3% nel 1° bimestre). Le autoimmatricolazioni cedono il 22,7% in febbraio al 9,3% di quota (9,9% nel 1° bimestre) e le società perdono il 9,5%, salendo comunque in quota al 6,1% nel mese (5,9% nel cumulato). Il noleggio a lungo termine prosegue nel suo trend di ascesa e, con un leggero calo dei volumi del 5,7% (dovuto alla forte contrazione delle Captive), arriva a sforare il 20% di quota sul totale, su valori di massimo storico (17,7% nel cumulato), con 22.200 unità. Il noleggio a breve termine segna un ulteriore tracollo vertiginoso dei volumi, fermandosi al 2,7% di quota e 3.000 immatricolazioni (2,2% nel 1° bimestre).

 

Sotto il profilo delle alimentazioni, l’attesa degli incentivi – anche per questo mese – fa segnare un crollo di quota delle BEV e un lieve calo anche delle Plug-in, che si fermano rispettivamente al 2,8% e 4,9% del totale (3,1% e 5% in gennaio-febbraio), facendo ancora peggio di gennaio: la quota combinata arretra su valori che ci riportano indietro a febbraio 2021. Una perdita attorno ad 1/3 dei volumi caratterizza le vendite di auto con motore a benzina e diesel, che si portano rispettivamente al 26,4% e 22,3% di quota (26,8% e 20,7% nel 1° bimestre): una quota complessiva ai massimi da luglio 2021. Ancora una crescita caratterizza le immatricolazioni di auto a Gpl, che toccano l’8,2% nel mese e l’8,7% nel cumulato, supportate dall’incremento dei costi dei carburanti; mentre il metano perde quasi il 60% delle immatricolazioni fermandosi all’1,2% del totale (1,3% in gennaio-febbraio). Le ibride mantengono sempre la leadership con il 34,2% di quota (34,5% nel cumulato), con le “full” hybrid all’8,6% e le “mild” al 25,6%.

 

In pesante calo a doppia cifra in febbraio tutti i segmenti del mercato, fatta eccezione per l’alto di gamma. Cedono in quota le city car (A), mentre cresce la rappresentatività delle utilitarie, del segmento D e di qualche decimale anche quella delle medie (C), stabili E e F.

 

Tra le carrozzerie in febbraio i crossover per la seconda volta nella storia diventano market leader (come a dicembre 2021), con la quota più alta di sempre, al 43,6% delle preferenze. Insieme ai fuoristrada arrivano a coprire il 52,6% del totale mercato (52,2% nel 1° bimestre), a fronte di berline che arretrano al 41,3% di share e station wagon al 2,8% (rispettivamente al 41,8% e 2,7% nel cumulato).

 

Le aree geografiche si caratterizzano tutte per una pesante contrazione compresa tra il 21,3% e il 25,4%. Il Nord Est, al primo posto, recupera qualche decimale, salendo al 30,2% (ma nell’analisi al netto del noleggio si fermerebbe al 22,7%), il Nord Ovest si mantiene stabile intorno al 30% di quota; sale al 23,2% il Centro, mentre perdono qualche decimale Sud e isole, rispettivamente all’11,3% e 5,4%.

 

Le emissioni medie di CO2  delle nuove immatricolazioni si attestano in febbraio a 119,1 g/Km, in calo del 5,3% sul 2021, ma in crescita rispetto ai 118,2 g/Km di gennaio e ai 113,9 g/Km di dicembre 2021, per il crollo delle vendite di auto a zero o bassissime emissioni.

 

L’analisi delle immatricolazioni per fascia di CO2 riflette il crollo di quota di elettriche pure e plug-in. Le fasce 0-20 g/Km e 21-60 g/Km scendono, infatti, su una quota combinata del 7,2%, si conferma alta al 68,6% la share della fascia 61-135 g/Km. Risale al 19,8% la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km, e scende all’1,4% la fascia penalizzata dal malus oltre i 190 g/Km.

 

Il mercato dell’usato nel mese di febbraio segna un altro fortissimo incremento: +34,3% (su un febrraio 2021 sotto tono), con 406.956 passaggi di proprietà al lordo delle minivolture. Il 1° bimestre archivia una crescita allineata del 34,3% con 755.093 trasferimenti.

 

In allegato il comunicato stampa completo


TAG: immatricolazioni, autovetture, 2022, febbraio, vendite, auto, Italia


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