L’84,7% a Società, il 15,3% a Privati. Alle Aziende non automotive la quota maggiore (64,4%), ma volumi in calo dell’11,1%. Crescono i contratti delle aziende del Noleggio a breve termine (+300,9%), Dealer e Costruttori (+55,6%), Privati (+13,1%) e aziende di Noleggio a lungo termine (+9,6%)
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Il noleggio a lungo termine (NLT) di autovetture e fuoristrada nel primo trimestre del 2025 conferma il suo ruolo sempre più centrale nella dinamica del mercato automobilistico italiano. Con un totale di 254.328 contratti stipulati nel periodo, l’aumento rispetto al primo trimestre del 2024 è pari al 6,5%.
Secondo l’analisi elaborata da UNRAE sulla base dei dati forniti dal MIT, nel trimestre gennaio-marzo 2025 i contratti di noleggio a lungo termine di durata superiore a 30 giorni confermano la prevalenza delle Società (215.458), pari all’84,7% del totale, rispetto a quelli sottoscritti da soggetti Privati (38.870), al 15,3% di quota.
Nell’ambito delle Società, le Aziende non automotive (*) rappresentano il 64,4% del totale dei contratti (ma con volumi in calo dell’11,1%), seguite dalle Società di noleggio a breve termine con il 13,7% (che segnano un incremento dei volumi del 300,9%, trainato dal rinnovo di alcune flotte aziendali), dai Dealer e Costruttori con il 5,3% di quota (+55,6% in volume) e infine dalle Società di Noleggio a lungo termine con l’1,3% del totale (+9,6%). Dai dati emerge anche l’incremento del 13,1% dei contratti stipulati dai Privati.
La durata media dei contratti complessivi scende a 20 mesi, con andamenti differenti ma tutti in riduzione: le Aziende non automotive si portano a 23 mesi, i Privati a 21 mesi, le società di Noleggio a breve termine a 8 mesi, le società di Noleggio a lungo a 11 mesi e i Dealer e Costruttori a 15 mesi.
Alimentazioni
Analizzando le tipologie di alimentazione, emerge un quadro variegato tra i diversi utilizzatori. Il diesel è la scelta preferita dalle Aziende non automotive (al 41,7%) e dal Noleggio a lungo termine (al 39,6%), mentre le auto a benzina hanno il primato fra le aziende del Noleggio a breve termine (al 55,0%). Dealer e Costruttori privilegiano le elettriche (al 29,1%), seguite a breve distanza dalle auto a benzina (al 28,9%), mentre i Privati scelgono maggiormente i veicoli ibridi (al 29,3%).
Segmenti
Le preferenze confermano al primo posto i SUV del segmento C (al 27,8% di quota), merito soprattutto dei Privati (30,7%), delle Aziende non automotive (29,1%) e dal Noleggio a lungo termine (25,7%), per i quali è la scelta preponderante. Al secondo posto si piazzano i SUV del segmento B (al 20% di quota), utilizzati soprattutto dalle aziende di Noleggio a breve termine (39,5%) e da Dealer e Costruttori (28,0%). Fra le Berline prevalgono quelle del segmento B (9,8%) e continuano a mantenere una buona quota le Station Wagon (10,2%), soprattutto grazie alle Aziende non automotive (12,8%).
Regioni
La distribuzione geografica evidenzia una forte concentrazione nel Nord Italia. Il primo posto per numero di contratti spetta sempre alla Lombardia con il 29,3%, seguita da Lazio (15,8%), Trentino-Alto Adige (10,8%), Emilia-Romagna (7,4%), Piemonte (6,8%) e Campania (6,4%). Le regioni con la più alta quota di utilizzatori Privati sono la Calabria, con il 37,7%, il Molise con il 35,9% e la Sicilia con il 32,1%. Il Trentino-Alto Adige si distingue per la quota maggioritaria di aziende di noleggio a breve termine (79,4%), seguita dalla Sardegna (62,1%).
Contratti di auto immatricolate nel 2024
L’Osservatorio UNRAE ha anche analizzato i contratti stipulati nel 1° trimestre relativi ad autovetture immatricolate nel 2024: complessivamente 351.448 unità (il numero può includere più contratti relativi alla stessa autovettura), con la quota maggiore appannaggio delle Aziende non automotive (63,4%), seguite dal Noleggio a breve termine (16,4%) e dai Privati (13,2%). In base all’alimentazione, al primo posto troviamo le vetture ibride (36,6%) seguite dal diesel (28,4%) e dalle auto a benzina (22,0%). Le elettriche pure (BEV) si attestano a quota 4,9%, mentre le plug-in al 7,3%.
NOTA (*): I dati riportano sempre il primo utilizzatore intestatario del contratto (es. nel caso di un contratto sottoscritto da un’Azienda non automotive, risulta solo l’azienda stessa e non anche le successive assegnazioni ai dipendenti).