Ma nel cumulato degli 11 mesi resta 321.000 unità sotto i livelli pre-covid; l'UNRAE il 12 dicembre presenta a stampa e operatori un piano di proposte al Governo
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Anche nel mese di novembre il mercato delle auto compie un significativo passo avanti. Con 139.278 immatricolazioni registra di nuovo un incremento a doppia cifra, pari a +16,2% rispetto a novembre 2022 che aveva segnato +14,7% (il mese è però ancora in calo del 7,8% su novembre 2019). Il totale delle immatricolazioni nei primi 11 mesi tocca 1.455.271 unità, in crescita del 20,1% rispetto a 1.211.808 dello stesso periodo 2022, con una differenza in più di 243.500 vetture, ma oltre 321.000 in meno di gennaio-novembre 2019 (-18,1%).
L’UNRAE annuncia un incontro con giornalisti e operatori del settore il 12 dicembre prossimo a Roma (presso Villa Blanc) sui temi più attuali della transizione energetica, dove verrà presentato l’aggiornato Osservatorio su Auto e Mobilità realizzato dalla Luiss Business School e CARe UniMarconi, di cui l’UNRAE è partner. Nell’incontro, oltre a fornire un quadro del mercato e delle sue prospettive, UNRAE illustrerà nel dettaglio le proposte dell’Associazione delle Case automobilistiche al Governo.
E in merito alle misure attivate finora per la transizione, il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci rileva: “Visto il perdurare del ritardo in tema di transizione energetica, l’UNRAE ribadisce l’urgenza di intervenire sull’attuale schema incentivi, attraverso un provvedimento che interrompa le indiscrezioni di stampa e l’attendismo che si è creato sul mercato, che non si riflette ancora nei dati delle immatricolazioni”.
“Tale revisione – spiega Crisci - dovrebbe prevedere modifiche delle regole attuali, accogliendo le richieste dell’UNRAE di innalzamento del price cap e di estensione dell’incentivo a tutte le imprese con bonus a importo pieno, per rendere le stesse regole più fruibili, maggiormente indirizzate ai target europei e utili ad un accelerato rinnovo del parco”.
Ma la sola revisione degli incentivi non basta: “Richiamiamo ancora una volta - aggiunge Michele Crisci - la necessità di una revisione del regime fiscale delle auto aziendali in uso promiscuo, che potrebbe essere velocemente attuata attraverso i decreti attuativi della Delega Fiscale, in modo da favorire la competitività delle imprese italiane, oltre a rilanciare un settore che, con il veloce ricambio dei veicoli aziendali, è in grado di accelerare il rinnovo del parco complessivo circolante”.
L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori evidenzia per i privati un incremento superiore al mercato, che guadagnano mezzo punto, al 56,7% di share (55,4% nel cumulato, -3,4 p.p.). Si conferma in novembre la forte spinta delle autoimmatricolazioni, che salgono di 3 punti al 10,7% nel mese e al 10% negli 11 mesi (+1,6 p.p.).
Il noleggio a lungo termine, con un leggero incremento dei volumi, scende al 24,4% di quota nel mese (-2,8 p.p.), stessa share di gennaio-novembre, dove recupera 1,6 punti. Il risultato del mese è attribuibile ad una crescita più sostenuta per le Captive, a fronte di un leggero incremento delle società Top. Prosegue la flessione del noleggio a breve termine, all’1,6% nel mese (-1,0%) e al 4,2% nel cumulato. Le società si posizionano al 6,5% nel mese (+0,2 p.p.) e al 5,9% negli 11 mesi.
Tra le alimentazioni, il motore a benzina guadagna 1/5 dei volumi e sale in novembre al 27,8% di quota (+0,9 punti), 28,1% nel cumulato (+0,5 p.p.). Il diesel segna una leggera contrazione, scendendo al 14,7% di share nel mese (-3,4 p.p.) e al 17,9% negli 11 mesi (-2 p.p.). Il Gpl si ferma al 9,7% (-1,5 punti, al 9,1% in gennaio-novembre). Un incremento di quasi 1/3 dei volumi interessa le ibride che sfiorano il 38% di quota nel mese (+4,2 punti), al 36,3% nel cumulato (+2,3 p.p.); con un 11,4% per le “full” hybrid e 26,5% per le “mild” hybrid. Le auto BEV in novembre raggiungono il 5,6% di share (+1,4 p.p., al 4,1% negli 11 mesi), le PHEV retrocedono al 4,1% rispetto ad un anno fa (-1,4 p.p., 4,4% in gennaio-novembre).
L’analisi della nuova segmentazione mostra in novembre un leggero incremento delle berline del segmento A, a fronte di una forte crescita dei SUV, rispettivamente all’11,4% e 3,0% di share. Un buon tasso di crescita interessa il segmento B, con le berline al 18,6% e i Suv al 26,7%. Nel segmento delle medie (C) calano le berline, che si fermano al 4,1% di quota, mentre accelerano i Suv al 20,1%. Ottimo incremento per le berline del segmento D, all’1,8% di quota, in crescita anche i Suv al 6,5% del totale. Forte crescita per entrambe le carrozzerie nell’alto di gamma, con le berline allo 0,2% di quota e i Suv all’1,5%. Infine le station wagon rappresentano il 3,4% del totale, gli MPV l’1,8% e le sportive lo 0,8%.
Dal punto di vista delle aree geografiche emerge una crescita generalizzata. Il Nord Ovest conferma la prima posizione con una quota stabile al 30,9%, il Nord Est scende al 28,1% del totale (-1,3 punti), grazie al noleggio, senza il quale perderebbe 5,5 punti, al 22,6%. Il Centro Italia sale a rappresentare oltre 1/4 delle immatricolazioni totali (+1,2 punti), Sud e Isole sono sostanzialmente stabili, rispettivamente al 10,7% e 5,0% (10,2% e 4,9% nel cumulato).
Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in novembre evidenziano un leggero calo (-0,8%) con 117,2 g/Km; 119,7 g/Km in gennaio-novembre (+0,8%).
L’analisi delle immatricolazioni di novembre per fascia di CO2 riflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km sale a rappresentare rispetto al mese precedente il 6,2% del mercato, il 3,4% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 4,4% e 3,9% nel cumulato). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 64,7% (64,5% nel cumulato), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 21,5% e quella della fascia oltre i 190 g/Km al 2,1% (rispettivamente 23,3% e 2,0% nei primi 11 mesi).
In allegato il comunicato stampa completo di grafici.
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