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Il Centro Studi e Statistiche UNRAE – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha effettuato una stima del mercato dei veicoli industriali per il mese di gennaio 2023 verso lo stesso mese del 2022:
massa totale a terra |
Gennaio 2022 |
dicembre 2023 |
% variazione |
> 3,5 t |
2.200 |
2.577 |
+17,1 |
da 3,51 a 6 t |
53 |
85 |
+60,4 |
da 6,01 a 15,99 t |
224 |
237 |
+5,9 |
> = 16 t |
1.923 |
2.254 |
+17,2 |
Il 2023 si apre con la conferma del trend di crescita del mercato dei veicoli industriali, già registrato negli ultimi mesi dello scorso anno. A gennaio, infatti, sono state immatricolate 2.577 unità contro le 2.200 dello stesso periodo del 2022 (+17,1%). Nel primo mese del 2023 non si arresta il buon andamento del comparto pesante di massa uguale o superiore a 16 t, che segna il +17,2% rispetto allo scorso anno. In positivo anche la fascia di peso medio-leggera sotto le 16 t, a +5,9%, così come i mezzi leggeri sotto le 6 t, che registrano nel mese appena concluso un deciso aumento dei volumi di immatricolazione (+60,4%).
“Accogliamo positivamente il primo dato di mercato del 2023, che vede il nuovo anno aprirsi sotto i migliori auspici. La conferma del trend di crescita fatto registrare nell’ultimo semestre del 2022 è merito di una tendenziale normalizzazione delle catene di fornitura, che ha consentito una continuità di produzione ed ha assicurato un volume di consegne superiore alle aspettative”, commenta Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE.
“Tuttavia, – sottolinea Starace – nonostante l’ottima capacità dei Costruttori di far fronte ai volumi di domanda, continuano ancora le incertezze rispetto all’attuale contesto macroeconomico e geopolitico, che potrebbero influenzare negativamente l’andamento dell’intero comparto nei prossimi mesi”.
“Riteniamo, pertanto, essenziale e prioritario che l’esecutivo riporti al centro delle politiche di Governo il settore dell’autotrasporto, attraverso misure strutturali volte a sostenere gli investimenti per il rinnovo del parco circolante italiano, che – ripetiamo ancora una volta – con oltre 14 anni di anzianità è tra i più vetusti d’Europa. A questo riguardo, – conclude il Presidente Starace – urge velocizzare l’iter di liquidazione dei fondi finora stanziati, così come provvedere in tempi rapidissimi allo stanziamento di nuove risorse per gli incentivi 2023”.
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