I clienti privati possessori di Partita Iva nel 2017 hanno acquistato 33.328 veicoli (-6%)
Al giro di boa del 2018, il mercato dei veicoli commerciali si attesta sui livelli dello scorso anno. Inizio a doppia cifra per gennaio, in rallentamento a febbraio e da marzo le vendite hanno cominciato a registrare risultati negativi. In conseguenza di questo andamento, il cumulato gennaio-giugno, secondo le stime elaborate e diffuse dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, fa segnare un -0,1% con 89.916 veicoli commerciali venduti (autocarri con ppt fino a 3,5t), contro i 90.044 dei primi sei mesi del 2017. Come anticipato, anche il mese di giugno si trova in territorio negativo, avendo archiviato 15.880 immatricolazioni di veicoli nuovi, in calo del 4,3% rispetto ai 16.592 del mese di giugno dello scorso anno.
“Alla luce del I semestre, rimane confermata – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE – la nostra stima di un 2018 in linea con i risultati dell’anno precedente, frutto di una seconda parte dell’anno che dovrebbe mantenersi in attivo visto il confronto con lo stesso periodo 2017 caratterizzato da una flessione a doppia cifra. A fine 2018, quindi, i veicoli da lavoro dovrebbero mantenersi leggermente al di sotto delle 200.000 immatricolazioni, con circa 196.000 unità (+1%)”.
Il Centro Studi UNRAE, grazie alla ormai consolidata collaborazione con ISTAT, ha individuato le immatricolazioni 2017 di veicoli commerciali acquistati da soggetti privati possessori di Partita Iva, un target di clientela a cui destinare attività di marketing mirate. Lo scorso anno le vendite ammontavano a 33.328 unità, in flessione del 6% rispetto alle 35.470 dello stesso periodo 2016, anni caratterizzati entrambi da sostegni fiscali quali Superammortamento e Nuova Sabatini. In particolare, l’89,2% delle immatricolazioni è stato acquistato da imprese individuali, circa il 7% da agricoltori, il 2% sia da agenti di commercio che da professionisti.
Dal mese scorso il Comunicato stampa UNRAE si arricchisce dell’analisi della Struttura del mercato che dettaglia le immatricolazioni degli autocarri per canale di vendita e alimentazione. Con questa edizione diffondiamo i dati dei primi 5 mesi dell’anno (ancora leggermente provvisori ma che andranno a consolidarsi nei prossimi due mesi, considerati i ritardi di immatricolazione).
Dall’analisi dei canali di vendita, da rilevare che gli acquirenti privati (operatori con codice fiscale, incluse le ditte individuali, i professionisti, ecc.) nel periodo gennaio-maggio 2018 sono stati gli unici a registrare un risultato negativo: con 16.512 immatricolazioni, infatti, perdono, il 3,9% in volume e un punto di quota percentuale, attestandosi al 22,4%. In aumento le società (+2,1%) che rappresentano quasi la metà delle vendite totali (49,0% di quota) con 36.189 unità, grazie alla spinta delle autoimmatricolazioni (+11%). Il noleggio, infine, grazie alla valente performance del breve termine (+8,5% e una rappresentatività del 3,4%) e del lungo (+0,1% ma una quota del 23,0%), segna un leggero incremento (+1,8%) rispetto allo scorso anno con un totale di 21.178 vendite e una rappresentatività complessiva del 28,7%.
Dall’analisi per alimentazione, infine, si conferma la consueta predominanza delle immatricolazioni di veicoli diesel, che rappresentano quasi il 93% delle vendite e si mantengono stabili sui volumi dello scorso anno. Ottima la performance del metano (+15,2%) e degli ibridi (+62,4%), mentre accusano una forte flessione le vendite di autocarri elettrici, in calo del 26,1% rispetto ai primi 5 mesi 2017. Leggera positività per le motorizzazioni a benzina e Gpl.
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