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Ancora in rallentamento il mercato dell'auto in Italia (-7,3%)

Periodo di pubblicazione: 02 luglio 2018
Periodo di riferimento dei dati: giugno 2018

Incertezza e confusione, prodotte dalle anticipazioni demagogiche di alcune istituzioni, frenano il già lento rinnovamento del parco circolante


Anche giugno, dopo maggio, segna una flessione delle vendite di autovetture nuove (-7,3%) che, secondo quanto diffuso oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, raggiungono le 174.702 immatricolazioni, 13.600 in meno delle 188.363 unità registrate nello stesso periodo dello scorso anno. Trascorsa la prima metà dell’anno, quando mediamente si realizza il 57% di tutte le vendite, il mercato delle auto nuove - sostanzialmente in linea con lo scorso anno - evidenzia una riduzione dell’1,5%, con 1.120.829 vetture immatricolate rispetto alle 1.137.299 del 1° semestre 2017.

 

“Il rallentamento del mercato – ha dichiarato Michele Crisci Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – è figlio anche del clima di incertezza che si sta determinando sulla clientela potenziale, alimentato dalle evitabili anticipazioni sulle decisioni che verranno prese in futuro sulla mobilità”.

 

Nella recente Conferenza Stampa UNRAE (www.unrae.it), l'Istituto Motori del CNR ha presentato una ricerca con la quale ha fatto chiarezza sull'evoluzione delle normative in materia di emissioni climalteranti e inquinanti, analizzando i possibili scenari che si verificherebbero con un significativo ricambio del parco circolante.

 

Dalla ricerca è emerso che le tecnologie motoristiche in sviluppo saranno in grado di proiettare i motori convenzionali ad un livello di inquinamento praticamente trascurabile nel prossimo decennio e che il motore a combustione interna resta uno strumento strategico al fine di una efficace transizione verso una mobilità "CO2 Neutral" per i paesi europei.

 

“Il cambiamento, quindi, avverrà – conferma Crisci – ma andrà accompagnato e la transizione gestita. Diventa pertanto necessario e urgente stabilire un dialogo con i Decisori Nazionali e Locali perché si lascino supportare nel delicato processo decisionale che tenga conto della necessaria coesistenza tra sostenibilità ambientale, sostenibilità economica delle persone potenzialmente interessate alla sostituzione di una vettura obsoleta e tutela dei posti di lavoro di quanti sono coinvolti nelle trasformazioni in atto”.

 

Per quanto attiene le attuali dinamiche di mercato, l’analisi della struttura fa emergere una leggera flessione dei privati (-0,5%) che, a causa di una generalizzata diminuzione degli altri canali di vendita, recupera quota di mercato portandosi al 55,4%. Il cumulato dei primi 6 mesi indica, comunque, una riduzione degli acquisti delle famiglie del 5,1% ed una quota in calo di 2 punti percentuali (53,7% del totale). Il noleggio e le società evidenziano una flessione a doppia cifra, frutto del confronto con una forte spinta del giugno dello scorso anno.

 

In particolare, il noleggio flette dell’11%, a causa di un calo di quasi il 35% del breve termine, mentre si mantiene tonico il lungo termine (+5,2%), grazie alle principali società di noleggio a lungo sul mercato (Top) e al buon andamento delle società di noleggio di diretta emanazione delle Case auto (Captive). A chiusura del I semestre il noleggio, in crescita in volume del 5,8%, acquisisce due punti di quota, portandosi al 26,5%, grazie all’andamento del lungo termine (+10,3%), mentre flette il breve termine (-7,4% nei sei mesi). Le società, proprio a causa del confronto con la spinta del giugno 2017, registrano un calo nel mese del 18,6%, dovuto alla flessione sia delle autoimmatricolazioni che delle società propriamente dette. Nel cumulato del I semestre le vendite a società si mantengono sostanzialmente sui livelli dello scorso anno, detenendo quasi 1/5 del totale mercato.

 

In relazione all’analisi delle autoimmatricolazioni effettuate nel 2017 e nei primi mesi 2018, il nostro Centro Studi e Statistiche ha calcolato lo stock di autoimmatricolazioni che, a dati completi di fine febbraio, sfiorava le 170.000 autovetture, la cui composizione per alimentazione ci indica che per un 30% si tratta di vetture a benzina e per un 63% di auto diesel, con un costante e progressivo aumento di rappresentatività di queste ultime.

 

 

Stock km0

al 28.02.2018

%

DIESEL

107.040

63,3

BENZINA

50.428

29,8

GPL

5.562

3,3

IBRIDA

3.042

1,8

METANO

2.613

1,5

ELETTRICA

531

0,3

Totale

169.216

100,0

 

Il diesel, a causa dei motivi sopra citati, anche nel mese di giugno registra una contrazione delle vendite molto sostenuta (-17%) che interessa tutti i 3 canali di vendita, con una quota che, riducendosi di 6 punti percentuali, si ferma al 52,8% del totale. Nei 6 mesi la flessione è del 6,3%, al 53,9% di rappresentatività. In flessione anche il Gpl (-9,2% nel mese e -4,7% nel cumulato) che si porta, a chiusura della prima metà dell’anno, al 6,1% di quota. In crescita la benzina, sia nel mese, grazie alla spinta degli acquisti dei privati, sia nel semestre dove giunge a rappresentare il 33,5% del mercato; continua l’ascesa delle ibride (+25% nel mese e +30,7% nel semestre), per la sempre maggiore disponibilità di prodotto, al 3,9% di quota di mercato in gennaio-giugno. Infine, in aumento anche le vendite delle vetture a metano, per la commercializzazione di importanti nuovi modelli, che le porta nel I semestre al 2,4% del totale mercato e le vendite di auto elettriche che incrementano i volumi di circa il 125% sia nel mese che nel cumulato.

 

La flessione dei canali di vendita si riflette sul calo di tutti i segmenti del mercato, ad eccezione dell’alto di gamma che rimane in positivo nel mese, seppur con volumi esigui. Anche sul fronte delle carrozzerie, si mantengono in territorio positivo solo i crossover (+29,8% in giugno) ed i fuoristrada (+8,5%), a fronte di un calo generalizzato delle altre carrozzerie. In calo deciso anche le immatricolazioni nel Nord Ovest e Nord Est del Paese, leggera riduzione per l’area centrale e insulare, mentre risulta in leggero attivo nel mese l’area meridionale.

 

In giugno torna a scendere la CO2 media ponderata delle nuove immatricolazioni (-1,4%), grazie alla flessione che – da un’analisi di dettaglio – si registra nei segmenti A (city car), B (utilitarie) e medie (C), per una diversa composizione del mix modelli.

 

A completamento dell’analisi del mercato del I semestre, anche le vendite di auto usate, nel mese di giugno, presentano una flessione dei volumi del 4,1% con 360.298 passaggi di proprietà al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome di un operatore, in attesa della rivendita a cliente) che si confrontano con i 375.649 dello stesso mese dello scorso anno. La prima metà dell’anno archivia una flessione del 3,4% con 2.307.771 vetture trasferite rispetto alle 2.389.777 del gennaio-giugno 2017.


TAG: immatricolazioni, autovetture, vendite, 2018, giugno, auto

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