Dopo un 2018 in linea con l’anno precedente, in Europa (28+Efta) il trend appare peggiorare in questo inizio d’anno, visti i risultati del mese di gennaio che, secondo i dati diffusi oggi dall’ACEA, l’Associazione dei Costruttori Europei, fa registrare una contrazione delle vendite del 4,6% nel mese con 1.226.446 autovetture nuove contro 1.286.098 dello stesso mese dello scorso anno, riportando comunque il 2° miglior risultato per lo stesso mese degli ultimi 10 anni.
Da rilevare il risultato negativo in questo inizio anno per ben 23 dei Paesi rilevati, tra cui i 5 Major Markets che arrivano a contrarre i propri volumi anche in maniera incisiva: l’Italia, infatti, segna il 7,5% in meno degli acquisti, in linea con la Spagna a -8,0%. Segno negativo anche per Francia (-1,1%), Germania (-1,4%) e Regno Unito (-1,6%).
“Il settore automotive è un comparto cruciale nell’economia europea – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case Automobilistiche estere - considerato che in termini occupazionali impiega oltre 13 milioni di persone e genera un fatturato che rappresenta il 6,8% del Pil europeo”.
“La flessione che si registra in Europa in questo primo mese dell’anno, allineata al trend in peggioramento dell’ultima parte del 2018, non fa ben sperare in un recupero sostenuto per le vendite nel 2019. Come si evince dai dati, l’Italia è uno dei Paesi a registrare un’importante flessione, vista soprattutto l’incertezza di questo primo bimestre segnata dall’entrata in vigore del bonus-malus il prossimo 1° marzo”. “Il mercato dell’auto – conclude Crisci - è caratterizzato da molta confusione generata negli acquirenti di auto nuove e temiamo che la situazione non possa migliorare visto l’aggravio di una ecotassa, impropria e penalizzante, che si riverserà sull’acquisto di alcuni modelli”.
Germania – Gennaio in lieve calo (-1,4%) ma recuperano le vendite di auto diesel
Flettono anche in gennaio le vendite in Germania malgrado la ripresa degli acquisti di diesel. Nel mese sono state 265.702 le immatricolazioni di auto nuove, -1,4% rispetto alle 269.429 del 2018. L’incertezza che ha caratterizzato il mercato nell’ultimo quadrimestre dello scorso anno sembra interessare anche l’inizio del 2019, segno che le vendite tedesche non sono esenti dalle difficoltà economiche che interessano l’Europa. Ricordiamo però che gennaio 2019 è il 2° miglior risultato, dopo quello 2018, per il mese dal 1999. Le Associazioni di categoria rimangono, comunque, soddisfatte di questo inizio anno. Le vendite di auto diesel sono aumentate del 2,1% rispetto a gennaio 2018, con una quota di mercato che risale al 34,5%. La benzina cala dell'8,1% e arriva a una quota del 57,6%. Ottimi risultati per le alimentazioni alternative. Calo, infine, per i privati, al 33,1% di quota (-3,1 p.p.) mentre le persone giuridiche salgono a 66,8% di rappresentatività.
Regno Unito – I privati non bastano a sostenere il mercato: gennaio -1,6%
Registrato nel 2018 il secondo anno consecutivo di calo, nel Regno Unito il trend della domanda di auto non sembra cambiare per il 2019: a gennaio, infatti, sono state immatricolate 161.013 autovetture contro 163.615 dello scorso anno (-1,6%). Le vendite a privati tentano di sostenere il mercato con un +2,9% e 71.378 veicoli, a fronte di un decremento delle flotte del 3,4% (86.559 unità) e di un crollo delle società del 33,5% (3.076 veicoli). Sul fronte delle alimentazioni, invece, da rilevare il calo del diesel che perde il 20,3% dei volumi con 46.823 immatricolazioni, al 29,1% di quota (-7 p.p. rispetto allo scorso anno), a fronte di un aumento della benzina (+7,3%) e di un incremento a doppia cifra delle vendite di auto con alimentazione alternativa (+26,3%), che passano dal 5,3% al 6,8% di rappresentatività e che, secondo le stime della SMMT (Associazione di categoria del Regno Unito), sono previste aumentare più di un quarto rispetto al 2018 a 177.000 unità.
Francia – Calo ininterrotto: a gennaio si parte con un -1,1% (155.079 unità)
Il mercato dell’auto nuova francese inizia il 2019 con un rallentamento e chiude il mese di gennaio con 155.079 immatricolazioni (-1,1%). Fase negativa iniziata già a settembre come conseguenza di un contesto politico e sociale di forte tensione. Nell’analisi per alimentazione da segnalare il calo del diesel sceso al 34,2% dal 41,1% di quota del 2018, a fronte del recupero delle vendite di auto a benzina salite al 57,9% di quota (+5,3 p.p.). Le elettriche con 3.059 unità nel 2018 sfiorano il 2% del mercato e le ibride restano stabili al 5,7% di quota. Da un’analisi per carrozzeria si evince, infine, che sono in aumento i fuoristrada, al 38% di quota (+2 p.p.) rispetto a gennaio 2018, mentre la metà delle auto vendute sono berline (50%) e le monovolume compatte (4% di quota) registrano un lieve calo.
Spagna – Incertezza e scenario economico paralizzano il mercato: gennaio a -8,0%
Dopo il +7,0% registrato nel 2018 (1.321.438 veicoli contro 1.234.932 del 2017), il mercato spagnolo dell’auto accusa l’incertezza e la confusione che si sta generando tra gli acquirenti a causa delle prospettive economiche negative e degli annunci di restrizioni alla circolazione (per esempio sul diesel che, infatti, perde il 30%). Il risultato di gennaio interrompe il trend positivo iniziato nel 2014, anno a partire dal quale la crescita sia del mese di gennaio sia dell’intero anno è stata continua. Le vendite in questo mese sono state 93.546 e hanno registrato un calo dell’8% rispetto alle 101.661 dello stesso mese dello scorso anno. Si riportano flessioni in tutti i canali ma risulta particolarmente incisiva la riduzione delle vendite a privati che perdono il 9,6% con 47.244 unità. Calano anche le immatricolazioni a società (-5,5%) con 31.374 unità e quelle a noleggio (-8,0%) con 14.928 vetture.
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