Necessità di incentivare le infrastrutture di ricarica fast con credito di imposta al 50% ai privati almeno fino al 2025
Nel mese di giugno, il mercato dei veicoli commerciali registra una significativa accelerazione, segnando il volume più alto degli ultimi sei anni e mezzo, a partire da dicembre 2017. Con 20.673 immatricolazioni, il settore evidenzia un incremento del 21,5%, pari a 3.659 unità in più rispetto alle 17.014 immatricolazioni di giugno 2023.
Il primo semestre del 2024 si conclude con un significativo aumento del 17,7%, totalizzando 111.963 unità rispetto alle 95.131 del periodo gennaio-giugno 2023, frutto anche dell’immatricolazione di ordini inevasi nel 2023 per indisponibilità di prodotto.
L’ottimo risultato del mese è dovuto soprattutto alla spinta delle società e degli enti, che rappresentano oltre il 40% del mercato di giugno.
Con l’apertura della piattaforma Invitalia lo scorso 3 giugno i nuovi incentivi sono diventati finalmente disponibili e in una sola settimana sono stati esauriti i quasi 13 milioni di euro destinati all’acquisto di veicoli BEV, che rappresentano circa il 63% del totale delle richieste di incentivo per veicoli commerciali nel primo mese di attivazione.
A questi si aggiungono i poco meno di 40 milioni di euro destinati a incentivare tutte le motorizzazioni tradizionali o alternative a fronte di rottamazione, per i quali è ancora disponibile più del 50% dei fondi.
“In attesa di analizzare gli effetti degli incentivi – afferma Michele Crisci Presidente dell’UNRAE - il mercato dei veicoli a zero emissioni continua a essere fermo. Il peso dei BEV si attesta all’1,7% nel primo semestre, con una crescita al 2% nel solo mese di giugno, quota ancora lontana dal 3,9% registrato a giugno di un anno fa”.
“Va ricordato poi che un contributo importante al processo di transizione energetica deriva dalla massima diffusione delle infrastrutture di ricarica - commenta Crisci. A tale scopo l’UNRAE continua a ribadire la necessità di prevedere un credito d’imposta al 50% per gli investimenti privati in ricariche fast (oltre 70 kW) almeno fino al 2025”.
La struttura del mercato dei primi 6 mesi 2024, con dati quasi definitivi, confrontata con lo stesso periodo 2023, fra i canali di vendita evidenzia per i privati la perdita di quasi 1 punto di quota (al 14,7%), per una crescita dei volumi inferiore al mercato complessivo. Il noleggio a lungo termine guadagna altri 1,5 punti e sale al 32,4% di share, grazie alla spinta delle società Top e alla sostanziale tenuta delle Captive. Il breve termine incrementa di 1/3 le immatricolazioni, salendo al 6,6% di quota (+0,8 p.p.), enti e società mantengono la prima posizione, ma con una quota che retrocede di 0,6 punti, al 38,8% di share. Le autoimmatricolazioni si fermano al 7,5%, cedendo 0,7 punti.
Sul fronte delle motorizzazioni, nel 1° semestre il diesel guadagna altri 4,0 punti di quota, e sale all’83,3% del mercato. Il motore a benzina cede 0,6 punti e scende al 3,8%, anche il Gpl cede mezzo punto e si ferma al 2,6% di quota, il metano scende allo 0,1% del totale, come i veicoli plug-in. In forte flessione anche i veicoli BEV, che passano dal 3,9% di un anno fa all'1,7% attuale, mentre i veicoli ibridi prendono due decimi di punto e coprono l’8,4% del totale.
Di conseguenza, la CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5 t nel 1° semestre dell’anno cresce del 5,2% a 194,8 g/Km (rispetto ai 185,2 g/Km dello stesso periodo 2023).