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Mercato auto Europa, anche giugno a gonfie vele (+18,7%)

Periodo di pubblicazione: 19 luglio 2023
Periodo di riferimento dei dati: giugno 2023

Italia ultima nella quota di auto "con la spina". "Rifare bando per ricariche extraurbane e sbloccare incentivi per le colonnine residenziali e aziendali"

 Scarica allegato: 01_Comunicato Stampa UNRAE mercato Europa giugno 2023_64b7a87035241.pdf


Mercato dell’auto a gonfie vele in Europa anche nel mese di giugno, undicesima crescita mensile consecutiva con 1.265.678 immatricolazioni, +18,7% rispetto a 1.066.693 di giugno 2022. Nel primo semestre il saldo positivo sale a +17,6% con 6.588.937 vetture immatricolate rispetto a 5.601.386 di gennaio-giugno 2022 (ma -21,8% sul 2019).

 

Tutti i cinque maggiori mercati sono in pieno recupero, con il Regno Unito in crescita del 25,8%, la Germania del 24,8%, la Spagna del 13,3%, la Francia dell’11,5%, l’Italia del 9,1% dopo aver registrato la performance migliore lo scorso maggio. Nei primi sei mesi l’incremento percentuale più alto è della Spagna con +24%, seguita dall’Italia a +22,8%, e poi Regno Unito +18,4%, Francia +15,3% e Germania +12,8%. I 5 Major Markets nel 1° semestre rimangono comunque in perdita del 24,2% sullo stesso periodo 2019.

 

In numeri assoluti l’Italia, fra i cinque, occupa il quarto posto sia a giugno che nel semestre. E il nostro mercato resta ancora all’ultimo posto nella diffusione di auto “con la spina” (ECV), anche se la quota continua lentamente a salire e tocca il 9,8%, con le BEV al 4,4% e le PHEV al 5,4%. Ma è evidente il divario con gli altri Paesi: in Germania le BEV sono al 18,9% e le PHEV al 5,7% (in calo da gennaio dopo l’esclusione dagli incentivi), in Francia BEV a 17,5% e PHEV a 9,4%, nel Regno Unito BEV a 17,9% e PHEV a 7,2%, in Spagna BEV 5,4% e PHEV a 6,4%.

 

Considerando i dati del semestre, l’Italia con le BEV a quota 3,9% e le PHEV a 4,7% è sempre all’ultimo posto rispetto alla Germania (BEV 15,8% e PHEV 5,7%), alla Francia (BEV 15,5% e PHEV 8,8%), al Regno Unito (BEV 16,1% e PHEV 6,5%) e alla Spagna (BEV 4,7% e PHEV 6,3%).

 

L’UNRAE esprime apprezzamento per l’approvazione, da parte del Parlamento Europeo, della proposta di regolamento AFIR per la realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi, ora al vaglio del Consiglio europeo. Sulla base degli obiettivi nazionali - commisurati sia al numero di veicoli leggeri elettrici e ibridi plug-in circolanti sia alla distanza tra le stazioni di ricarica - il nostro Paese dovrà assicurare l’installazione, su autostrade e strade nazionali, di gruppi di stazioni di ricarica elettrica rapida almeno ogni 60 km in ciascuna direzione di marcia, e stazioni di rifornimento di idrogeno a una distanza massima di 200 km tra loro.

 

“Si tratta finalmente di obiettivi cogenti e congrui con le potenzialità e le necessità del nostro Paese”, afferma il Direttore Generale dell’UNRAE, Andrea Cardinali, che aggiunge: “Rimane, invece, la preoccupazione per il bando MASE sulle infrastrutture di ricarica extraurbane che, a differenza di quello per i centri urbani, è andato quasi deserto, con soli 6 progetti presentati e nessuno ammissibile: ci auguriamo vengano presto create le condizioni necessarie per consentire a tutti gli operatori di accedere al bando con proposte adeguate”.

 

Cardinali auspica inoltre la riapertura del bando del MIT per la realizzazione di stazioni di rifornimento di idrogeno con i fondi residui, pari a circa 126 mln di euro rispetto ai 103 assegnati, come già richiesto dalla Corte dei Conti.

 

Sempre in tema di infrastrutture di ricarica, Andrea Cardinali aggiunge: “Attendiamo inoltre che il MIMIT emani al più presto le norme attuative del DPCM 4 Agosto 2022, necessarie a beneficiare dei 40 milioni annuali di incentivi per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica in edifici residenziali, e quelle relative ai 90 milioni stanziati dal DL 14 Agosto 2020 per imprese e professionisti, per i quali non sono mai state aperte le richieste di accesso ai fondi da parte del MASE”.

 

L’UNRAE, infine, ribadisce ancora una volta “la necessità e l’urgenza” di misure quali: la revisione dell’impianto fiscale per le auto aziendali in uso promiscuo in base alle emissioni di CO2; la riformulazione degli incentivi all’acquisto di autovetture a basse emissioni, per eliminare le storture che ne hanno sin qui impedito il funzionamento; una efficace pianificazione per la riconversione della filiera automotive italiana.

 

“Su questi temi – conclude Andrea Cardinali - è auspicabile un confronto autentico, e non a posteriori, con tutti gli attori della filiera, non ultima UNRAE, in sede di Tavolo Automotive, la cui convocazione lungamente attesa non sembra ancora nemmeno alle porte”.

 

Francia – A giugno solida crescita delle auto “con la spina” al 26,9% di quota

Cresce dell’11,5% il numero delle autovetture immatricolate in Francia nel mese di giugno, con 190.847 unità a fronte delle 171.087 dello scorso anno (+15,3% nel semestre, con 889.776 registrazioni contro le 771.980 del 2022). In merito alle alimentazioni, si segnala una solida crescita delle ECV al 26,9% di quota (+7,1 p.p.) con le BEV al 17,5% di share (+4,7 p.p.) e le PHEV al 9,4% (+2,4 p.p.); nel semestre le BEV salgono a quota 15,5% (+3,4 p.p.) e le PHEV all’8,8% (+0,7 p.p.) portando complessivamente le ECV al 24,3% di quota (+4,1 p.p.). Anche le HEV chiudono in positivo sia il mese di giugno (al 24,2% di share, +3,1 p.p.) che il primo semestre dell’anno (al 23,1% di quota, +1,8 p.p.). Infine, è di 94,9 g/Km la media delle emissioni di CO2 registrata in Francia nel mese di giugno (era di 103,8 g/Km nel 2022).

 

Germania – Giugno a +24,8%, ma le PHEV sono in forte calo

Sono 280.139 le immatricolazioni totali registrate nel mese di giugno in Germania, il 24,8% in più rispetto alle 224.558 dello scorso anno. Se si guarda al primo semestre del 2023 il numero complessivo di nuove registrazioni è di 1.396.870, +12,8% rispetto alle 1.237.975 del 2022. Relativamente ai canali, a giugno guidano la classifica le persone giuridiche, a quota 69,3% (67,9% nel consuntivo), seguite dai privati, al 30,6% di share (al 32,0% nel semestre). Nelle alimentazioni da segnalare il forte calo delle PHEV, -6,0 p.p. a giugno e -5,5 p.p. nel primo semestre, scendendo in entrambi i periodi al 5,7% di quota, per l’esclusione dagli incentivi a partire da gennaio. Crescono, invece, le BEV, che salgono a quota 18,9% a giugno (+4,5 p.p.) e al 15,8% nei primi sei mesi (+2,3 p.p.). Le auto “con la spina”, quindi, scendono di 1,4 p.p. al 24,6% di quota (al 21,4% nel periodo gennaio-giugno, -3,3 p.p.). Trend opposto per le HEV, che salgono di 4,8 p.p. al 22,2% di share (23,2% nel primo semestre, +4,4 p.p.). Infine, le emissioni medie di CO2 registrate a giugno sono pari a 115,1 g/Km (-2,3%), mentre è di 121,0 g/Km il dato relativo ai primi sei mesi dell’anno (+0,7%).

 

Regno Unito – Con il +25,8% di giugno sono undici i mesi consecutivi in positivo

Undicesimo mese consecutivo di crescita per il mercato dell’auto del Regno Unito, che archivia giugno con 177.266 nuove immatricolazioni, il 25,8% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (140.958 unità). Nel semestre, invece, si registra una crescita del 18,4%, con 949.720 unità contro le 802.079 del 2022. Se si guarda ai canali di vendita, guidano il mercato le flotte, in crescita del 37,9% e a quota 52,3%, seguite dai privati (+14,8% e al 45,0% di share) e dalle società (+12,7% e al 2,7% di quota). Flotte in testa anche nei primi sei mesi del 2023, con una crescita del 38,4%, al 51,7% di quota, poi le società (+21,1% al 2,5% di quota) e i privati (+1,7% al 45,8% di quota). Per quanto riguarda le alimentazioni, nel mese di giugno crescono di 3,5 p.p. le ECV e salgono al 25,1% di quota, con le BEV al 17,9% e le PHEV al 7,2% (lo scorso anno erano, rispettivamente, al 16,1% e al 5,5% di share). Nel primo semestre, invece, le PHEV restano pressoché invariate a quota 6,5%, mentre le BEV registrano una lieve crescita al 16,1% (+1,7 p.p.); di conseguenza, le auto “con la spina” si attestano al 22,7% di share (+1,9 p.p.). A giugno e nel primo semestre crescono anche le HEV, che salgono rispettivamente al 31,7% di quota (+3,0 p.p.) e al 31,5% (+1,8 p.p.).

                                                    

Spagna – Giugno a +13,3%: è il sesto mese consecutivo in crescita

Il mercato dell’auto spagnolo registra 101.085 nuove immatricolazioni e cresce del 13,3% rispetto allo scorso anno, quando le unità totali furono 89.252. Del 24,0%, invece, la crescita nel semestre, con 505.421 immatricolazioni contro le passate 407.758. Per quanto riguarda i canali di vendita, i noleggi crescono del 48,8% (al 24,4% di share), seguiti dai privati, +8,5% (al 38,2% di quota), e dalle società +1,9% (al 37,4%); nel semestre le vendite aumentano rispettivamente del 70,1% (al 19,9%), del 15,2% (al 40,4%) e del 17,2% (al 39,8%). Sul fronte delle alimentazioni, crescono le ECV, all’11,8% di quota nel mese di giugno (+3,5 p.p.) e all’11,0% nel primo semestre (+1,7 p.p.). Nel dettaglio, le BEV crescono di 1,9 p.p. al 5,4% di share (4,7% nel semestre, +1,2 p.p.) e aumenta di 1,6 p.p. la quota di mercato delle PHEV al 6,4% (6,3% nel periodo gennaio-giugno, +0,5 p.p.). Salgono di quota anche le HEV, al 30,1% a giugno (+2,3 p.p.), in linea con il primo semestre (+1,7 p.p.). Nel mese di giugno le emissioni medie di CO2 sono diminuite del 3,7%, scese a 117,1 g/Km (118,4 g/Km nei 6 mesi, -2,1%).

 

In allegato il comunicato stampa completo di grafici


TAG: immatricolazioni, autovetture, Europa, 2023, vendite, giugno


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