Il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE, sulla base dei dati forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha elaborato una stima delle immatricolazioni di veicoli rimorchiati con massa totale a terra superiore alle 3,5 t per gennaio 2017, pari a 1.150 unità (+17,3% su gennaio 2016).
“Per quanto riguarda i primi indizi relativi al 2017 - dichiara Sandro Mantella, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti dell’UNRAE - il mercato dovrebbe mantenere una crescita costante almeno per i primi mesi rispetto all’andamento rilevato negli ultimi mesi del 2016, grazie ai fondi per investimenti che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta predisponendo”.
Dai dati disponibili dell’ACI, risulta che il parco italiano dei veicoli rimorchiati è attualmente di circa 350.000 veicoli, il 70,7 % dei quali è stato immatricolato prima del 2005 ed ha pertanto oltre 16 anni di anzianità.
“Si tratta di un dato allarmante - conferma ancora Sandro Mantella - perché di fronte alla crescente domanda di trasporto, il cui incremento si svilupperà prevedibilmente nel settore della grande distribuzione, i trasportatori - nella presente situazione economica - potrebbero decidere di affrontare l’incremento della domanda interna ricorrendo all’impiego di rimorchi e semirimorchi usati, non dotati di dispositivi per l’intermodalità, ma soprattutto - vista la distribuzione per fasce di età del parco - in gran parte sprovvisti dei dispositivi di sicurezza resi oggi obbligatori dalle norme internazionali”.
E’ questa una delle ragioni per la quale l’UNRAE reitera la richiesta che i fondi per investimento in acquisto di veicoli preveda incentivazioni anche per rimorchi e semirimorchi non destinati espressamente all’intermodalità, al fine di contribuire effettivamente a mettere in sicurezza il parco veicoli che circola sulle strade del nostro Paese.
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