Necessaria un’iniziativa di Governo per la riduzione del carico fiscale. Con le 136.129 auto immatricolate in maggio il mercato registra il suo 36° calo consecutivo e perde, secondo quanto comunicato oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’8% rispetto alle 147.942 unità di un anno fa.
In particolare, si rileva il calo importante dei privati che scendono al 59,3% del totale, la quota più bassa di sempre. Nel cumulato dei 5 mesi le 608.579 auto vendute rappresentano una flessione dell’11,3% sulle 686.095 dello stesso periodo 2012.
“Dei 230 miliardi di euro di PIL che si sono persi nel nostro Paese negli ultimi 4 anni e dei 90 miliardi di minor gettito annunciati dalla Corte dei Conti - ha commentato il Presidente dell’UNRAE Massimo Nordio - è facile stimare quanta sia la quota che viene dalla filiera automotive, che con il suo fatturato ha storicamente contribuito per l’11,4% al PIL nazionale, mentre la pressione fiscale complessiva su famiglie ed imprese – secondo lo stesso rapporto della Corte dei Conti - è aumentata nello stesso periodo di un punto di PIL”.
“In base alla stagionalità del mercato italiano – prosegue Nordio - abbiamo già raggiunto il 50% del potenziale di immatricolato di questo settore, ciò significa che nei prossimi 7 mesi potrebbe essere molto difficile recuperare in volumi e dare sostegno alla dimensione già critica del mercato, a meno che le auspicate azioni del Governo su carico fiscale ed occupazione non riescano ad innescare una migliore propensione verso i consumi e con essi attivare la spirale positiva dell’economia”.
“Pertanto – ha concluso Nordio – dobbiamo tutti comprendere che la pressione fiscale è a livelli incompatibili con qualunque aspirazione di crescita ed è necessaria un’iniziativa di Governo che dimostri attenzione verso i bisogni delle famiglie e delle imprese”.
La struttura del mercato evidenzia, come anticipato, una flessione rilevante del segmento privati, che conferma la difficoltà delle reti di vendita ad acquisire nuovi clienti. Le immatricolazioni in maggio, infatti, si sono ridotte del 10,7% a 81.121 unità, con una quota che perde altri due punti percentuali rispetto allo scorso anno, attestandosi al 59,3%. Anche le società evidenziano una flessione superiore al 10% e una quota stabile rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (15,3% nel maggio 2013). Al contrario, il mese è stato caratterizzato dalla crescita del noleggio (+2,1%), che ha raggiunto oltre ¼ dell’intero mercato, grazie ad un maggiore stimolo al ricambio del parco.
Ciò ha parallelamente originato la crescita di quota delle immatricolazioni di auto diesel, al 53% del totale, seppur in flessione in volume del 4,5% in maggio. Stabili, inoltre, le vetture a minimo impatto ambientale, nel complesso al 14,4% del totale, grazie in particolare ad una maggiore richiesta di vetture a metano.
A questo si aggiunge la buona performance dei segmenti di ingresso del mercato (A+B), che raggiungono livelli simili al periodo di incentivazione, superando il 61% di rappresentatività, oltre 4 punti in più del maggio 2012.
Sul fronte dei contratti, da un primo scambio di informazioni tra UNRAE ed ANFIA, la raccolta evidenzia una crescita del 3% a circa 127.000 ordini, che portano il periodo gennaio-maggio a 591.000 unità, in flessione di oltre il 10%.
Il mercato dell’usato, infine, evidenzia una buona performance nel mese di maggio. I trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture segnano una crescita del 10,1% a 418.491 unità. Nei primi 5 mesi le vetture oggetto di passaggio di proprietà sono state 1.847.333, in crescita del 3,3%.